Rifugio Rosalba

ImageNon sapevamo cosa fare. Si era parlato di andare a Venezia, ma non ero convinto. Con questo caldo, non mi sembrava la destinazione ideale, soprattutto ricordando quei due giorni con Sandra e mio fratello con Paola di tanti anni fa. Ci eravamo addirittura spinti a Torcello e lì avevamo sentito tutto il peso dell'afa lagunare che ci aveva tolto ogni energia. Rimaneva la montagna, così ho fatto un tentativo per l'Arera, ma il rifugio era pieno per via di una festa. Così sono uscito dai confini della provincia e ho proposto Lecco.

È stata una scoperta molto piacevole. Io ed Elena abbiamo passato la notte al rifugio Rosalba che abbiamo raggiunto per il sentiero delle Foppe partendo dai Piani Resinelli. Il rifugista è un po' eccentrico, ma il poco tempo che l'ho visto non è bastato a farmelo sentire troppo pesante. Va preso come è! La vera sorpresa è l'ambiente di rocce a guglie che costellano i prati in forte pendenza e ondeggianti come una coperta scossa da forti braccia. La domenica siamo saliti sulla Grigna meridionale superando prima i dislivelli anche con l'aiuto delle numerose catene che assistono nei passaggi più esposti, poi scendendo per il sentiero ammazzagambe e ginocchia fino ai Piani.

ImageHo ancora un po' di stanchezza, ma sono soddisfatto di questa montagna originale che offre viste sul lago e sulla pianura abitata, ma da un'altezza così staccata da resto, da fare sembrare tutto molto lontano. In serata c'è stato un forte temporale che mi ha impedito di andare a Ponte S. Pietro per vedere i fuochi d'artificio. Ma almeno non ha piovuto mentre eravamo in montagna. Anche quel sacco della spazzatura che avevo chiesto ad alcune persone là in previsione del peggio, non mi sarebbe servito molto.