Valle di Fex

Penso che sarà stata l'ultima sciata di fondo della stagione, ma sicuramente è stata memorabile. Mi sono spinto con Paolo su per la valle di Fex dopo aver percorso i lunghi chilometri piatti attraverso il lago gelato a partire dal Maloja. A questo punto il percorso è diventato ondulato e ci ha costretto a faticare per salire in un modo o nell'altro e anche quando, ormai esausti, abbiamo deciso di fare marcia indietro, ci siamo ritrovati davanti ancora diverse salite, pur scendendo di livello nel complesso. Mi sono reso conto troppo tardi che sarebbe stato molto meglio portarmi qualcosa da mangiare, invece di lasciarlo in auto. Ma immaginavo un percorso molto più semplice e corto. Dalla fame e dallo sfinimento sarei stato pronto a mangiare anche i ciuffi di licheni caduti dagli alberi, se solo avessi avuto un tozzo di pane in cui ficcarceli.

Per tutta la settimana ho patito le conseguenze di questo sforzo, aggravato anche dalla nuotata in piscina che ho fatto martedì, credendo di risolvere un po' il malessere. Il fondo l'ho toccato mercoledì, con una giornata pesantissima che mi ha visto uscire di casa alle 7.30 per rientrare alle 21 dopo la Scuola Popolare, con le ossa rotte e neanche la forza di dormire.