I bigliettini

ImageIeri sera ho trovato in casa un mio diario, anzi era un album delle dediche, di quelli che si usavano quando facevo le elementari e si chiedeva ai compagni di fare un disegno accompagnato da un pensiero.

Poi questo album è stato trasformato in un diario e ci sono pochi episodi di alcuni giorni di una lontana estate. Poi è diventato anche un inizio di diario di viaggio, nel 1985 quando i nostri genitori ci caricarono nell'Alfasud e in 5 ce ne andammo in Inghilterra, con nostro cugino. Ma non ho avuto troppa costanza e il resoconto si è fermato a pochi giorni dall'inizio.

Infine ho trovato all'interno i bigliettini: quelli che ci scrivevamo tra compagni e compagne durante le ore della quinta liceo per ingannare la noia di una lezione, ma forse ancora più come una forma di corteggiamento tra giovanissimi che non vogliono sprecare neanche un istante per comunicarsi con complicità qualche pensiero.

ImageAllora lo facevamo con minuscoli pezzettini di carta, che ci facevano sentire uniti perché facevamo qualcosa di vietato durante le lezioni. Mi hanno ributtato indietro di anni e anni, mi hanno fatto sentire come sentivo allora, con la voglia di conquistare l'attenzione delle ragazze della classe, anche se l'amore vero era per la bionda e bellissima Sarah.