L'antica Tebe

16 novembre - Stamattina ho dormito un po' di più per recuperare la stanchezza del viaggio in treno. Ho poi fatto colazione sulla terrazza e a piedi mi sono diretto al tempio di Karnak.La quantità enorme di turisti non mi ha impedito di ammirare con emozione la costruzione faraonica, dall'imponenza smisurata, nonostante in molte parti non rimangano che ruderi.

ImageLa sala ipogea con le colonne che raffigurano la foresta di papiri è unica. Ci si perde nelle dimensioni e si osservano forme estranee alla nostra cultura, simboli magici, il prodotto di un complicato rituale e di un forte potere. Cerco di visitare il tempio seguendo la guida e verso l'ora di pranzo la gente si dirada ed è bello gustare nella calma queste meraviglie. Vado a vedere anche il tempio di Ptah dove le statue nelle stanze oscure sono illuminate con effetto stupefacente dalla luce che cade da un buco nel soffitto.

Ogni angolo è vigilato da un custode che non vede l'ora di accalappiare il turista, fargli vedere un qualcosa che già si vedrebbe per conto proprio e pretendere una mancia. Ieri nelle tombe dei Re, il custode non vedendomi interessato a spiegazioni, ha cercato di indurmi in tentazione per farmi scattare una foto contro tutti i divieti! Naturalmente al prezzo di una mancia che avrei dovuto sganciargli.

Prendo il pulmino per Luxor e qui mangio alle 14.30 al café Ali Baba. Rientro in albergo per una breve pausa, poi alle 16 esco e sto sulla sponda del Nilo a osservare il sole che tramonta. Visito il museo della mummificazione, non molto ricco di reperti per la verità, ma comunque completa le conoscenze sull'antico popolo egiziano.

Ho quindi appena il tempo per mangiare qualcosa di fronte all'albergo prima di rituffarmi nell'antichità con la visita notturna del tempio di Luxor. La struttura illuminata dal basso è molto suggestiva e offre viste incantevoli che mettono in risalto i particolari di grande dimensione, ma anche quelli scolpiti sulle pareti. Tebe antica doveva essere una città davvero grandiosa.

Mi spiace lasciare questa città domani, soprattutto adesso che mi sono affezionato al suo stile, alla vita nei caffè all'aperto dove la gente sorseggia un tè fumando la pipa ad acqua e alle colazioni sul tetto dell'albergo con la magnifica vista del Nilo e sulle necropoli, la città dei morti. Per segnare l'ultima sera a Luxor scendo anch'io a fumare il narghilè nella musica e nell'allegria egiziane.