Una nuova fase: verso il campo di lavoro

13 agosto  - Mi sveglio alle 6.50 per prendere il treno per Zurigo. Passo praticamente tutta la mattina in treno. È stato molto bello vedere dopo Sciaffusa le cascate del Reno e poco dopo passare su un ponete ferroviario che attraversa una bellissima valle. Alle 12 sono a Zurigo e trovo la stazione di uno stato pietoso. Si è appena svolta infatti la Street Parade, una specie di rave party che ha lasciato il pavimento come imbrattato di colla dalle bevande rovesciate. Ci sono anche strani personaggi che si aggirano, tra cui due ragazzi di Mantova venuti per la festa che non hanno dormito tutta la notte. Immagino come si possano sentire.

Scopro che il mio treno è quello per Lugano e quindi sarei potuto rimanere su quello di stamattina invece di fare questa sosta inutile. Alle fatidiche 15.22 arrivo a Erstfeld, dove trovo un gruppo di persone. Un ragazzo ci porta in una sala di albergo, si presenta e chiede a turno di presentarci. Sono quasi tutti tedeschi e svizzeri, salvo me e due francesi.

Veniamo divisi in tre gruppi, ciascuno con compiti e alloggi diversi. Io sono con i francesi, due svizzeri e una tedesca. Dopo la proiezione di alcune diapositive sulla vita del bosco, partiamo per la nostra fattoria molto lontana dal villaggio. Non avendo mezzo di trasporto, staremo sepolti qui per tutta la durata del campo. Dormiamo su una serie di materassi stesi nel granaio.

Per cena mangiamo una scodellona di müesli e del formaggio. Andiamo a letto presto, ma inizia un temporalaccio e un fulmine cade a cortissima distanza esplodendo con grande fragore. Di notte mi sveglio e vedo che il cielo si è rasserenato. Da qui in alto si vede il lago e le montagne verdi di fronte in una quiete da favola. Mi sembra la prima notte del trek in Nepal, quando mi preparavo a un percorso di due settimane senza nessuna comodità.

14 agosto - Sveglia alle 6, preparativi, colazione e alle 7.30 ci mettiamo in marcia per raggiungere il luogo di lavoro nel bosco. Ci vuole quasi un'ora di salita su per la montagna. Iniziamo subito ad attuare il nostro compito che consiste nel costruire il sentiero per i boscaioli che risale il pendio, tagliando il fianco della montagna attraverso il bosco. Dobbiamo anche scavalcare una gola. Il tutto va eseguito a forza di braccia, con piccone e ascia. Facciamo una pausa a metà mattina, poi alle 12 mangiamo la brodaglia che hanno preparato i cuochi di turno (oggi sono i francesi) cuocendo alcune verdure nell'acqua attinta al ruscello su un fuoco di legna di bosco. Nel pomeriggio riprendiamo il lavoro fino alle 16, ora in cui inizia la discesa verso la baita. Sono esausto. Ci laviamo e mangiamo insieme sulla terrazza vicino alla stalla.

15 agosto - Oggi è l'Assunzione, quindi fortunatamente non è previsto lavoro. Partiamo alle 7.15 per raggiungere il secondo gruppo e fare una passeggiata insieme. Questo gruppo è stato accomodato in una malga e non hanno nemmeno la doccia calda per lavarsi, ma devono usare l'acqua del torrente. Prendiamo la funivia e ci troviamo in montagna con una bellissima vista sulle cime intorno, i ghiacciai e i boschi verdi. Passiamo la mattinata all'insegna di spiegazioni piuttosto soporifere sui lavori precedentemente svolti e sulla vita del bosco. La mattina trascorre noiosamente, salvo qualche allegra risata che facciamo con Marlene, Sandrine e Nicolas. Ci accorgiamo di non avere abbastanza da mangiare perché pensavamo che il cibo fosse a carico degli altri, ma sopravviviamo. Per fortuna ho portato i panini di ieri che tutti avevano disprezzato! Nel pomeriggio torniamo a valle e ci beviamo insieme una birra prima di raggiungere la casa del secondo gruppo dove mangiamo insieme. Ci facciamo ancora due belle risate lavando i piatti. Ci ritiriamo nel nostro bel fienile con il bucato steso che ha preso l'odore di paglia.