Matrimonio in Francia

Quattro giorni intensissimi…

Incominciamo col giovedì sera: cena a casa mia con i colleghi del lavoro. Siamo una decina e ci prepariamo un buon menù di carne alla griglia con bruschette e dolci. Passiamo una bella serata in compagnia. All'1 vado a letto lasciando la cucina che pare un campo di battaglia, ma fortunatamente domani posso contare sull'aiuto esterno.

ImageIl venerdì esco dal lavoro alle 11, cambio un assegno in banca e telefono a Claudia di venire a casa mia per partire da qui. Non ho ancora preparato la valigia e il traffico che ho visto in città mi ha impressionato. Non vorrei perdere altro tempo per attraversarla.

Non mangio niente dopo le gozzoviglie di ieri sera. Non ho fame, ma mi faccio un caffè americano e sono pronto. All'1.30 siamo in strada per Milano, Torino, Colle del Moncenisio, Modane, Chambéry, Lyon. Arriviamo a Lyon alle 20, ma dobbiamo trovare la strada fino a Villeurbanne. So dove si trova e tento di arrivarci senza ricorrere a studi di cartine, che peraltro si riducono a una fotocopia di un atlante stradale troppo piccolo per fornire dettagli a livello di città.

ImageAttraversiamo la Part-Dieu e arriviamo facilmente a Rue Racine, a casa di Carla. Il parcheggio è un problema, ma troviamo finalmente. Usciamo con amici loro per prendere una pizza, ma poi ci dirigiamo in centro per fare un giro. Sono stanco della guida, ma dobbiamo approfittare di queste ore per vedere la città di notte. Passeggiamo da Bellecourt a Hôtel de Ville per poi rientrare con uno degli ultimi metro. A casa rimaniamo a parlare fino alle 2 piacevolmente con Carla e Ozo. Poi ci aspettano due letti improvvisati e fatti di cuscini che non sono quello che si definirebbe il letto dei sogni d'oro. Ma con la stanchezza della guida, mi addormento.

Sabato mattina: facciamo colazione insieme, poi usciamo per andare alla Croix Rousse dove Ozo espone alcune sue foto in un centro culturale latino americano. Poi scendiamo a piedi fino al Vieux-Lyon, ma è già ora di tornare a casa perché dobbiamo essere a St. Etienne alle 15.30 per il matrimonio. Ci cambiamo e ci rimettiamo in strada. Arriviamo seguendo le istruzioni e a La Tour-en-Jarez troviamo gli sposi e gli invitati che stanno entrando in comune per il rito civile.

Poi passiamo alla chiesa dove si svolge la cerimonia fuori dallo schema della messa. I genitori di Sandra mi riconoscono, mi salutano calorosamente ed è bello ritrovarsi tutti qui.

ImageDopo la messa, il vin d'honneur, poi ci instradiamo per la fattoria-scuola dove ceniamo in modo prelibato, ma soprattutto allietato da danze, scherzi, allegria, gioia di stare insieme. Un bellissimo momento di festa movimentata, non come molti matrimoni, la maggior parte qui, che sembrano ingessati e guai se qualcuno si diverte. Tanti giovani sono venuti da lontano con i figli piccoli, sono sistemati come noi in un ostello, ci si adatta e ci abituano i piccoli all'adattamento e… al divertimento.  Rientriamo all'ostello alle 4 del mattino e sono distrutto.

Domenica: sveglia alle 11, alle 12 partiamo. Dobbiamo saltare purtroppo il rito della sepoltura delle bottiglie di vino nel giardino dei genitori di Sandra, da stappare alla nascita del primo figlio. Il tempo è tiranno e la strada davanti a noi ancora di più. Troviamo da rifornirci di benzina per miracolo ma non funziona la carta di credito. Devo farmi aiutare da un gentile motociclista che rimborso in contanti.

Sul ritorno facciamo sosta a Modane dove entriamo nella stazione ferroviaria per mangiare alcuni panini che abbiamo portato.

Bella esperienza che apre la mente, rinnova l'amicizia, la tiene viva attraverso il tempo e lo spazio.