La sublime eleganza del Machapuchre

Image25 ottobre - Al risveglio, alle 6, godiamo di una bellissima vista sul Machapuchre e l'Annapurna Sud. Dopo la colazione sostanziosa ci mettiamo in cammino per Tadopani attraverso belle foreste di rododendri arborei. Il sentiero non è particolarmente arduo ed è fresco. Arriviamo dopo 3 ore di cammino al piccolo villaggio di poche case e pranziamo, ma l'appetito è scarso.

Bhim vorrebbe farci fermare qui per la notte e cerca di convincerci dicendo che la strada fino a Ghorepani è di altre 10 ore. Esagerato! In realtà sappiamo dalla nostra scarsissima piantina che è sì lunga (forse 6 ore) e faticosa perché bisogna salire in quota (tutti la fanno nella direzione opposta), ma fattibile. Fermarsi qui ci sembra una tappa troppo breve.

Arriviamo a Deurali a 3150 m dopo un'estenuante salita e sento l'altitudine come un leggero capogiro. Mi allarmo perché mi sembra di avere sangue nelle orine. Scendono alcune gocce dal cielo e tutto è avvolto in una nebbia di nuvole. Iniziamo la discesa verso Ghorepani lungo il crinale. Arriviamo finalmente alla meta e ci alloggiamo alla locanda Moonlight (consigliatoci da Tulasi e Bhim) con una sala comune al centro della quale troneggia una stufa accesa quasi tutta avvolta di calze e magliette lavate stese ad asciugare.

Appena entrati scopriamo che è molto al di sotto del Milan di ieri. Si sentono in giro molti trekker. Sentiamo di essere arrivati sul percorso principale, più affollato. Alla cena incontriamo una coppia di ungheresi. 

26 ottobre - Sveglia alle 5 per prepararsi a salire su Poon Hill a 3100 m e vedere il panorama delle vette all'alba. Il cielo non è del tutto terso, ma è comunque una vista fantastica. Scendo quasi di corsa, gareggiando con Bhim che ancora sta camminando con delle ciabatte infradito. Dopo la colazione sulla terrazza al sole, partiamo e sono già le 9.

Scendiamo continuamente verso il Kali Gandaki. Il panorama è bellissimo; ad un certo punto domina tutta la valle e vediamo sempre alcune montagne innevate dietro quelle verdi. L'Himalaya è proprio la dimora delle nevi.

Al Kali Gandaki, il grande torrente che risaliremo nei prossimi giorni, dobbiamo attraversare una passerella di funi d'acciaio sospesa sopra il fiume, lunghissima e traballante, ma di aspetto solido. Meno solida appare quando passa un treno di asini che portano merci. Dopo il ponte il sentiero fa una deviazione dal percorso originario lungo il fiume perché una frana ingente dell'anno scorso ha sommerso completamente il tracciato. Così incominciamo a salire su tornanti stretti e arditi che ci portano a un'altezza vertiginosa sul fiume.

Finalmente scendiamo verso Tatopani. Il paese è molto carino, sul fondo della valle con negozi lungo la via. Bella la locanda Daulagiri. Dopo una doccia e una fetta di torta facciamo un giro per il paese e scendo al fiume per provare l'acqua calda ferruginosa delle sorgenti termali. Al tramonto il Daulagiri si scopre dalle nuvole e offre una visione da incanto. Sovrasta massicciamente il paese, le montagne circostanti, l'intera valle. Lo ammiro a lungo incantato.