Senza volerlo, perché non ero informato della cosa, ho assistito allo spettacolo dell'apertura delle cascate del Serio. L'idea era di salire al rifugio Curò, ma quando siamo arrivati a Valbondione io e Raffaele abbiamo visto i cartelli che annunciavano l'evento e parecchia gente che si avviava verso il punto di osservazione. Siamo arrivati alla radura proprio 10 minuti prima delle 11, abbiamo aspettato qualche istante nella fredda aria mattutina di autunno e abbiamo sentito le sirene fischiare.
Quattro giorni intensissimi…
Incominciamo col giovedì sera: cena a casa mia con i colleghi del lavoro. Siamo una decina e ci prepariamo un buon menù di carne alla griglia con bruschette e dolci. Passiamo una bella serata in compagnia. All'1 vado a letto lasciando la cucina che pare un campo di battaglia, ma fortunatamente domani posso contare sull'aiuto esterno.
Il venerdì esco dal lavoro alle 11, cambio un assegno in banca e telefono a Claudia di venire a casa mia per partire da qui. Non ho ancora preparato la valigia e il traffico che ho visto in città mi ha impressionato. Non vorrei perdere altro tempo per attraversarla.
Per ritornare alle buone abitudini di quest'estate, e pensando di essermi abbastanza ripreso dalla fatica del viaggio, ho pensato di aggregarmi a una escursione in montagna al rifugio Benigni con Francesca, Ivan e un gruppo di suoi amici.
È l'ultima escursione in montagna prima del mio ormai imminente viaggio in Medio Oriente; praticamente sarà l'ultima della stagione estiva. Propongo a Paolo di seguire l'escursione nel gruppo del Brenta a cui partecipano Marcella e Marco con il Cai. Partiamo alle 6.50 e seguendo la strada del Tonale arriviamo a Madonna di Campiglio alle 9. Qui incontriamo il gruppo, ma non possiamo permetterci di aspettarli per partire insieme perché abbiamo intenzione di combinare il loro programma di oggi con l'escursione sul sentiero non attrezzato che una parte di loro farà domani. Insomma, una giornata molto piena.
Sono stato con Paolo in val Brembana per una escursione al rifugio Longo. In realtà l'arrivo è stato troppo rapido, perché di buon passo siamo arrivati dopo solo un'ora e mezzo. Lì per lì abbiamo quindi deciso di spostarci al rifugio Calvi che abbiamo raggiunto salendo fino al bacino artificiale immediatamente sopra, poi fino al passo della Scaletta e da lì ridiscendendo nella conca con il rifugio in vista preceduto dal laghetto naturale. Il tempo sul passo era nebbioso ma siamo stati ricompensati dall'osservazione di un bel gruppo di giovani stambecchi che brucavano.
Ieri sera Memmo mi ha proposto di accompagnarlo a Genova, dove suo fratello si trova in questi giorni per il festeggiamento del 150 anniversario di fondazione della Sma, la Società per le missioni africane, di cui è effettivo. Ho assistito ad alcuni interventi del congresso, ma non ero d'animo per rimanere troppo seduto al chiuso.